Mangiare farina d’avena con il colesterolo alto: ecco i 3 effetti secondo la medicina

Ormai siamo tutti consapevoli di come diversi alimenti abbiano dei risvolti estremamente benefici per il nostro corpo e come altri, invece, debbano essere evitati, in quanto potrebbero nuocere gravemente alla salute. Tra i prodotti da favorire compare certamente la farina d’avena, un preparato che nonostante sia altamente qualificato risulta essere ancora poco sconosciuto.

Questo alimento però potrebbe avere degli effetti benefici sul corpo e soprattutto aiutare quelle persone che, per un motivo o per l’altro, accusano il colesterolo alto. Proprio per questa ragione la medicina ci consiglia di assumere questo alimento, in quanto potrebbe avere 3 effetti benefici che ci permetteranno di stare bene in maniera più che immediata.

Che cos’è la farina d’avena?

Tutti conosciamo l’avena ma non sempre siamo informati su come sia possibile beneficiare di un derivato della stessa che può essere applicato in diversi ambiti della vita quotidiana. Ci riferiamo proprio alla farina d’avena, un prodotto che deriva da questo cereale e che può essere raffinato in maniera diversa a seconda delle esigenze.

Bisogna sapere che questo tipo di farina è preziosa in quanto contiene delle fibre che riescono a garantire la sazietà e che, al tempo stesso, riescono ad avere un impatto piuttosto brusco sulla glicemia, ma anche sul colesterolo. Proprio per questo è bene preferire questo alimento laddove sia possibile farlo, in quanto si tratta di un valido alleato per la nostra salute.

In che modo la farina d’avena contrasta il colesterolo alto?

Tra i maggiori benefici legati al consumo abituale di farina d’avena, compare anche quella che viene definita lotta al colesterolo cattivo poiché pare che questo tipo di alimento riesca a bloccare la diffusione di questo grasso, migliorando le condizioni di salute dell’individuo. La medicina, quindi, ha effettuato grandi studi in materia e alla fine ha deciso di focalizzarsi su questi 3 punti:

  • Contiene una fibra nota come beta-glucano
  • Tiene a bada anche la glicemia
  • Intensifica l’azione del fegato e favorisce la perdita di peso

Come ben sappiamo, le fibre esercitano una funzione e contraria a quella del colesterolo ed è per quello che quando si trovano nell’intestino ne bloccano l’assunzione. Tra queste primeggia una sostanza che risponde al nome di beta-glucano, il cui compito è proprio quello di bloccare la produzione del colesterolo LDL. Pare inoltre che la farina di avena non abbia dei risvolti positivi solo sul controllo del colesterolo, ma anche su quello della glicemia.

Siccome questo alimento migliora l’azione del fegato, l’organo è poi in grado di produrre delle sostanze che contrastano a sua volta la produzione del colesterolo, garantendo quindi una sorta di purificazione a tutto l’organismo. Ovviamente questo comporta una perdita di peso generalizzata che a lungo andare può rivelarsi molto utile.

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