
Costi di mantenimento casa: i consumi degli elettrodomestici
Per una famiglia le spese sono una voce da tenere sempre sotto controllo con cadenza regolare e verificando nel dettaglio i possibili margini di miglioramento per riuscire a conseguire un risparmio o per concedersi qualche extra. Al pari di un’azienda ogni famiglia, per ottimizzare le proprie risorse economiche, dovrebbe redigere un proprio bilancio con entrate e uscite monitorate a dovere. Solo in questo modo, con un’attenta analisi delle spese, si può comprendere quale siano i costi da ridurre.
Una casa, che sia di proprietà o in affitto, comporta numerose voci di spesa. Una delle più importanti è sicuramente quella per i consumi elettrici. Stimare il proprio consumo elettrico aiuta le famiglie a capire come leggere una bolletta, ma anche a verificare eventuali errori, così come individuare dove sia possibile risparmiare.
Le normali bollette delle compagnie fornitrici di energia elettrica riportano l’ammontare di elettricità consumata, divisa per fasce orarie, ma non forniscono dettagli utili su quali elettrodomestici o apparecchi consumino di più o di meno. Vediamo come è possibile comprendere i consumi elettrici nel dettaglio con questa guida completa.
I consumi dipendono direttamente dal numero di abitanti della casa e dalle loro abitudini, ma anche dalla quantità e soprattutto dalla tipologia degli elettrodomestici in possesso della famiglia.
Quanto consuma un elettrodomestico
Quando si acquista un qualunque elettrodomestico viene riportata su di una targhetta la sua potenza espressa in W o in kW. Per trovare il consumo di un dispositivo bisogna moltiplicare la sua potenza in W per le ore di funzionamento alla massima potenza. La stima non è però esatta perché gli elettrodomestici non funzionano mai a pieno regime per tutto il tempo, ma solo in alcune fasi come il riscaldamento dell’acqua per lavatrici e lavastoviglie per esempio. Per avere un quadro dettagliato del consumo di ogni elettrodomestico dovremmo dotare le prese di corrente a cui sono connessi di un misuratore di energia elettrica, spesso anche dotati di display. Questi misuratori hanno un costo contenuto di circa 10 – 20 € e consentono un quadro perfettamente chiaro del consumo specifico di ogni dispositivo elettronico in casa.
Quanto consuma uno scaldabagno elettrico
Lo scaldabagno elettrico, quando presente, è tra gli apparecchi che consumano di più all’interno di un’abitazione e tra i meno efficienti per il riscaldamento dell’acqua. Per una famiglia media di 3 persone che utilizza uno scaldabagno da 80 litri, il consumo annuo può arrivare anche a 100 kWh, diventando la voce più importante della bolletta elettrica: quasi il 40% del totale.
Per risparmiare sull’energia impiegata per il riscaldamento dell’acqua ai fini sanitari è preferibile installare fonti alternative come una pompa di calore, un impianto solare termico o una semplice caldaia a gas. Se invece è impossibile per qualunque ragione provvedere a sostituire uno scaldabagno elettrico con una di queste soluzioni, bisogna dedicarsi ad una migliore gestione del dispositivo il che si traduce in una regolazione stagionale della temperatura dell’acqua e l’installazione di un timer per programmare ore di accensione e spegnimento.
Quanto consuma una cucina elettrica
I fornelli a gas negli ultimi anni hanno lasciato spazio a piani di cottura a radiante o ad induzione. Con i piani ad induzione troviamo maggiore efficienza dei consumi e una dispersione del calore inferiore. Una cucina elettrica però richiede un aumento da 3 a 6 kW perché in molti casi la temperatura elevata può consumare anche 2 kW. Ottimizzare i costi di una cucina elettrica significa prestare particolare attenzione alla preparazione del cibo: scongelando bene gli alimenti prima di cuocerli, spegnendo prima di fine cottura il piano sfruttando il calore rimanente e utilizzando il coperchio.
Quanto consuma una stufa elettrica
Molte famiglie optano per un riscaldamento tramite stufetta elettrica per i costi contenuti dell’acquisto, senza però considerare i consumi che in questo caso possono essere molto alti. Se proprio non potete utilizzare alternative preferite modelli con lampada alogena rispetto a quelli a resistenza elettrica.
Quanto consuma una pompa di calore
Le pompe di calore sono una delle tecnologie più impiegate per il riscaldamento di casa e acqua sanitaria. Indicativamente questi dispositivi richiedono un consumo annuo di circa 250 Kwh per una persona, 460 per un nucleo di due persone, di 670 per famiglie di tre o quattro persone e di 880 per gruppi di sei.
A quanto ammontano i consumi elettrici di una famiglia
I consumi delle apparecchiature elettroniche sono direttamente proporzionali al numero di componenti di una famiglia. Vediamo quali sono i consumi elettrici medi di una famiglia di 2, 3 e 4 persone.
- Famiglia di 2 persone – In media una famiglia di 2 persone che possiedono tv, lavatrice, lavastoviglie, frigorifero, pc e congelatore ha una spesa media di 275€ l’anno con un consumo di 660 kWh/anno ad un costo medio di 0,165€/kWh.
- Famiglia di 3-4 persone – Quando la famiglia è invece composta da 3-4 persone e dispone di 2 televisori, 2 computer, 2 condizionatori, lavatrice, lavastoviglie, frigorifero e congelatore i consumi si assestano sui 300 kWh/anno per una spesa di quasi 700€ ed un costo medio kWh di 0,21€.
- Famiglia di più di 4 persone – Ampliando il numero dei familiari e aumentando i dispositivi elettronici a 3 tv, 3 pc e 3 condizionatori, oltre a lavatrice, lavastoviglie, frigorifero, congelatore e asciugatrice il costo della bolletta annuale è di 1.415€ con un costo medio di 0,295€/kWh per un consumo totale di 800 kWh/anno.
L’acquisto di dispositivi più moderni e più efficienti si possono risparmiare circa 100 kWh l’anno che si tramutano in 15 – 35€ a seconda della quantità di consumo.
da www.architetturaecosostenibile.it